Il Bonus Mobili e Grandi Elettrodomestici è stato prorogato fino al 2024;  la conferma del testo della Legge di Bilancio 2022.

Di seguito qualche informazione relativa al bonus mobili per il 2022:

1. Chi ha diritto al bonus mobili
Hanno diritto al bonus tutti i proprietari di unità immobiliari destinate alla residenza, ma anche gli affittuari o gli usufruttuari che sostengono annualmente le varie spese relative agli arredi e agli elettrodomestici.

2. Bonus mobili ridotto a 10.000 euro annui
Anche per il 2022 sarà possibile usufruire della detrazione dell’imposta lorda Irpef, pari al 50% delle spese che verranno effettuate durante l’anno fiscale, fino a un massimo di 10.000 euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Il tetto scenderà a 5.000 euro per il 2023 e il 2024.

3. Bonus mobili collegato al bonus ristrutturazioni
Per usufruire dell’agevolazione è necessario siano avviate le pratiche di ristrutturazione edilizia e che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011. – pdf

4. Arredi e grandi elettrodomestici
Saranno detraibili con il bonus mobili arredi acquistati nuovi quale divani, letti, elettrodomestici di classi A++ con lavatrici o frigoriferi, e saranno inserite anche le spese per il trasposto il montaggio dei vari prodotti. Saranno invece escluse tende, porte e complementi d’arredo.

5. Pagamenti anche con carta di credito e/o di debito
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

Quali sono i documenti da conservare?
Per usufruire correttamente di tutte le agevolazioni è molto importante conservare:

  • i documenti relativi all’autorizzazione edilizia
  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.